L’ansia è una risposta psicofisiologica che l’organismo attiva quando è esposto a fattori come ad esempio lo stress e l’ansia.
Quando l’ ansia diventa un problema ?
1- Quando limita in modo significativo le capacità di adattamento dell’individuo alle circostanze di vita,
2- quando l’attivazione somatica è eccessiva rispetto agli stimoli che la provocano,
3- quando compare in assenza di uno stimolo scatenante.
I sintomi più diffusi sono:
- agitazione
- tensione muscolare
- respiro affannoso
- battito del cuore accelerato
- sudorazione eccessiva
- secchezza alla gola
- difficoltà di concentrazione
- un alto livello di irritabilità
- stato di allerta eccessivo
- difficoltà di addormentamento e insonnia
- dispnea e sensazioni di soffocamento
- palpitazioni, tremori
- vertigini, sensazioni di sbandamento
- inappetenza, nausea, diarrea
- vampate di calore, brividi
- nodo alla gola
- tensioni e dolori muscolari
Quali sono le cause dell’ansia ?
- prestazioni e performance,
- l’essere osservati e giudicati,
- la difficoltà ad operare una scelta tra due situazioni opposte ma altrettanto importanti,
- dinamiche relazionali
- l’essere preoccupati per qualcuno o qualcosa…
La finestra di tolleranza
L’ansia innesca un elevato livello di attivazione corporea.
L’attivazione, o arousal, è un meccanismo neuro-psico-fisiologico che consiste nella mobilitazione dell’energia somatica, necessaria alla messa in atto di un comportamento che risponda ad uno stimolo e sia funzionale a raggiungere uno scopo. Questo stato si percepisce con una sensazione di tensione, che, quando aumenta fino a sentirsi agitati, si identifica proprio come ansia, si dice che si è in uno stato di iper-arousal.
La finestra di tolleranza è quella condizione emotiva in cui si riesce a mantenere un equilibrio interno, anche se si è attraversati da un’emozione che innalza l’arousal. In questo modo, si riesce a tollerare e a regolare l’emozione stessa e ad esprimerla in modo adattivo e funzionale.